L'artigianato
Pettenasco ha un’antica tradizione legata all’artigianato della tornitura del legno. Nel 1700 a Pettenasco esistevano già cinque mulini alimentati dalla forza del torrente Pescone e dalla Roggia Molinara, canale artificiale che si staccava dal torrente principale all’ingresso della Val Fatta. Nel 1800 i mulini cessano di essere utilizzati per la macinatura degli alimenti e si trasformarono in tornerie per la lavorazione il legno. Questi edifici venivano chiamati dagli abitanti della zona “fabbriche” mentre i tornitori erano soprannominati in dialetto “Gratagamul” cioè “grattuggia tarli”. Nel 1922 erano attive ben sette tornerie in Pettenasco: Bezzi Fratelli, Maulini Bartolomeo, Maulini Evaristo, Manini Francesco, Albini e Bisetti, Martinazzi Francesco, Piazza Battista. Negli anni ’60 e ’70, l’attività legata al legno viene abbandonata soprattutto per la diffusione della plastica come materia prima. Oggi alcuni artigiani lavorano ancora il legno, utilizzando attrezzature moderne, producono oggetti di alto design o effettuano lavorazioni particolari di arredi o complementi per la casa.